Intrigo italiano di Carlo Lucarelli è il terzo libro che narra le vicende del personaggio del commissario De Luca (infatti il sottotitolo è proprio Il ritorno del commissario De Luca), che mancava dalle scene dal 1996.
Ma chi è Carlo Lucarelli?
Carlo Lucarelli è uno dei più noti autori contemporanei, ma è anche giornalista, conduttore e regista. Lucarelli risulta essere uno dei maggiori scrittori noir a sfondo poliziesco e thriller del panorama italiano; oltre alla serie del Commissario De Luca, Carlo Lucarelli ha scritto altre tre serie, quella dell’ispettore Coliandro, Grazie Negro e quella del Capitano Colaprico.
I suoi libri sono in vendita su tutti i maggiori store, compreso Amazon, se non volete il libro tradizionale è possibile optare per i nuovi libri in pdf da leggere direttamente sui vostri reader elettronici.
Per far capire meglio il taglio che Carlo Lucarelli dà ai suoi libri, vi riportiamo sotto un paragrafo che fa capire quanta enfasi lo scrittore mette nei suoi personaggi:
“Vedi, De Luca, per fare lo sbirro ci vuole un cuore di cane, ma di razza diversa. Ci sono i questurini comuni che hanno un cuore di cane da guardia e ci sono quelli della Mobile che ne hanno uno di cane da caccia. Tu sei un cane da tartufo, ragazzo mio. Ecco, per quelli come noi, invece, ci vuole un cuore di cane bastardo.”
Scopriamo insieme la trama di Intrigo Italiano
Dopo 5 anni di inattività, il commissario viene incaricato dal Sifar, Servizio segreto militare italiano, ad investigare, sotto copertura, su un omicidio. Quello di una donna, trovata nuda, a Bologna, nella vasca da bagno del pied a terre del marito, professore universitario morto anch’egli di recente in un misterioso incidente d’auto. Mentre si reca ad interrogare un testimone, accompagnato dall’aiutante Giannino che gli è stato affiancato (per tenerlo d’occhio) , rimane vittima di un incidente. Dal momento in cui si risveglierà dovrà fare mente locale sugli accadimenti avvenuti tra il suo arrivo e l’incidente, e tra depistaggi, morti, e rivelazioni arriverà alla scoperta dell’assassino.
“Non faccia la verginella, De Luca, c’è dentro fino al collo. C’è sempre stato. E non mi faccia la morale. […]io non servo qualcuno, servo un’idea.[…] Quest’Italia e questo mondo non ci piacciono, non ci piace come siamo usciti dalla guerra, ma per adesso non si possono cambiare. Possiamo solo gestirli[…].Siamo i custodi dell’ordine.- Cani, – mormorò De Luca dentro il braccio, – cani bastardi.- No, – disse Elvani, – cani da guardia -.”
Ogni capitolo è cadenzato da spezzoni di giornali dell’epoca, per farci vivere appieno l’atmosfera di quegli anni ’50 sospesi tra boom economico e guerra fredda.