Libro per esperti e dilettanti appassionati di micologia
I funghi costituiscono una famiglia di organismi viventi vegetali molto atipici: infatti, a differenza delle piante comuni, sono sprovvisti di clorofilla. Necessitano inoltre di assimilare sostanze già elaborate da altri esseri viventi per poter vivere, in quanto non in grado di elaborarle da soli o di fabbricarle. Differenziano dalle piante verdi perché sprovviste di fusto, radici e sistema vascolare.
Le specie dei funghi sono numerosissime, se ne contano migliaia di tipi al mondo. Differenziano tra loro per forma, colore, dimensione, sapore e soprattutto per tipologia ovvero quelli commestibili e quelli non commestibili.
A tal proposito, un’opera fondamentale che non può mancare sulla scrivania di tutti gli appassionati di funghi, è sicuramente il libro intitolato “Per non confondere i funghi” di Francesco Bellù e Giulio Veroi, in collaborazione con il presidente dell’associazione bellunese “Bresadola” Fabio Padovan. Senza dubbio uno dei migliori libri sui funghi pubblicato fino ad ora. Il libro è composto da 656 pagine e 3000 immagini a colori, frutto di un minuzioso lavoro e di 40 anni di esperienza micologica.
Si tratta di una guida completamente bilingue, italiano/tedesco, estremamente dettagliata, ricca di particolari e completa di immagini; capace di rendere accessibile la classificazione macroscopica delle specie anche ai meno esperti. I funghi, oltre che essere fotografati nelle angolazioni più classiche sono stati anche immortalati in sezioni grazie ad uno straordinario apparato fotografico. Tutte le foto sono rigorosamente scattate con luce naturale e senza flash, questo al fine di evidenziare al meglio le caratteristiche, anche le più microscopiche, di ciascuno di essi. Sono infatti proprio le estrapolazioni, che evidenziano i dettagli essenziali di ciascun fungo e spesso facilitano l’individuazione di specie apparentemente molto simili tra loro.
Completa la scheda di ognuna il parere scientifico di esperti in materia sulla commestibilità tossicità ed eventualmente pericolosità di ognuna. Non si limita dunque a fornire un semplice elenco di luoghi comuni che spesso inducono a sgradevoli inconvenienti, talvolta anche mortali. Alle 1001 specie esaminate è stato, inoltre, assegnato anche un nome in lingua italiana, che si aggiunge alla nomenclatura scientifica.